Chi cerca trova!

domenica 19 ottobre 2014

Un Sedicenne E Il Suo Basso - Capitolo 1

L'Incontro

Era un bel pomeriggio d'autunno. Le foglie, ormai scolorite, cadevano dagli alberi del grande parco posto in centro al paese. Là la gente si ritrovava spesso per passare le giornate in compagnia, fare salutari passeggiate o più semplicemente per portare a spasso il cane. Io mi trovavo lì per caso, dato che mi stavo dirigendo alla pista di skateboard per incontrare i miei amici.

Stavo dunque passeggiando per i sentieri del parco con la musica del mio iPod che mi risuonava nelle orecchie quando, ad un tratto, mi accorsi di una ragazza molto carina che stava seduta tutta sola su una panchina ai margini del sentiero, leggendo un libro che a prima vista sembrava molto impegnativo. Non l'avevo mai vista prima, così incuriosito cercavo di fissarla senza farmi notare.

Improvvisamente lei però alzò lo sguardo verso di me, guardandomi con una faccia un po' stupita. Tutto rosso, cercai di guardare altrove, sperando che non avesse notato il mio imbarazzo. Di tutta risposta, lei fece un piccolo sorriso e tornò a leggere il suo libro, come se nulla fosse accaduto. Proseguii dunque per la mia strada, pensando e ripensando a come potevo essere stato così stupido da non averla nemmeno salutata.

C'era qualcosa in lei che trovavo decisamente speciale, ma non sapevo cosa. Sarà stato il suo fascino da ragazza emo o il suo viso molto carino, comunque sia dovevo rivederla, a tutti i costi. Così nei giorni successivi, ogni volta che passavo dal parco, la cercavo ad ogni panchina, sperando fosse ancora lì seduta a leggere, per rivederla e sorriderle di nuovo.

Purtroppo però, per molti giorni non si ripresentò l'occasione. Mi era dannatamente entrata in testa, e la sua immagine che avevo impresso nella memoria non voleva uscirne. La cercavo dovunque, in ogni luogo. Ma lei non c'era. Stavo veramente diventando matto per questa cosa. Non mi era mai capitato di sentirmi così, ero realmente innamorato, e l'unica cosa che avevo a disposizione per ritrovarla era un ricordo. Non un nome, non un luogo.

Ormai le mie giornate le trascorrevo passando il tempo a pensare a lei, sdraiato sul mio letto guardando il soffitto. Persi dunque la speranza di rincontrarla, e decisi di tornare alla mia normale vita spensierata, già incasinata di suo. Ci mancava solo che qualcuno ne entrasse a farne parte, sarebbe stato il disastro più totale. Chiamai dunque i miei amici, per uscire un po' di casa ed andare alla pista degli skate, come eravamo soliti fare. Rispolverai la mia tavola e mi preparai ad uscire.

Il tempo non era dei migliori, ma azzardammo comunque qualche acrobazia. Quando però cominciò a piovere forte, decidemmo di ritirarci al bar vicino al centro per berci qualcosa di caldo, visto che ormai eravamo bagnati fradici. Entrammo così nel locale e ci sedemmo ad un tavolo.

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