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giovedì 20 novembre 2014

Il Modo Di Poetare Di Leopardi

Sicuramente Leopardi è uno degli autori più studiati e più conosciuti d'Italia. Tutti lo conoscono come una persona molto pessimista... Ma è realmente così?

Il Vago E L'Indefinito

Queste sono le prime due caratteristiche poetiche di Leopardi. E sono anche le più giuste. Se ci pensiamo bene infatti, sono proprio le emozioni ed i ricordi sbiaditi che ci rimangono in mente come "perfetti", quasi intoccabili.
In effetti noi teniamo più al ricordo di una determinata cosa che alla cosa in sé. Se noi desideriamo ardentemente un oggetto, questo si presenta nella nostra mente come se non avesse difetti. Solo una volta che lo avremo ottenuto scopriremo che molte cose non vanno bene, e inoltre non ne trarremo più soddisfacimento in quanto ci risulterà fine a se stesso.
Per questo è importante mantenere viva la memoria con ricordi soffusi e sbiaditi, soltanto così potremmo dire di avere realmente una fervida immaginazione e delle rimembranze piene di colori e di sensazioni.


Il Pessimismo E La Natura

Per certi aspetti, il poeta richiama sempre questa idea. Essa è data principalmente dal luogo chiuso in cui vive, e la società del suo tempo non gli dava molto spazio per ricredersi.
Nonostante ciò, il suo pessimismo, che durante la sua vita aumenta sempre di più, è totalmente infondato. Non credeva nel progresso, ma ora ben sappiamo che è proprio il progresso che ci fa vivere meglio. Per quanto riguarda la Natura, questa è una immaginazione vera e propria del poeta.
Non avendo (intelligentemente) un Dio, Leopardi richiama sempre questa idea di Natura, quasi arrivando a sostituirla a Dio ed a porla come divinità.
Non siamo affatto d'accordo sul fatto che ci sia qualcuno, o qualcosa che governa l'universo o comunque sia lo svolgersi delle cose. Inoltre, Leopardi inserisce la Natura personificata in molti dei suoi scritti, rendendola protagonista di troppe attenzioni.


Le Migliori Opere

Sicuramente questo poeta curava molto la forma delle proprie poesie. E, stilisticamente, sono veramente sorprendenti. Ma le opere più interessanti sono principalmente due, lo Zibaldone e La Ginestra.
Nel primo sono contenute tutte le riflessioni che il poeta fa e ci sono molti abbozzi delle sue future poesie. È veramente interessante studiare il modo in cui il suo pensiero si evolve, annotazione dopo annotazione, fatto dopo fatto. È scritto come un flusso di pensieri, ma non per questo non deve essere considerato da meno.
Nella Ginestra invece troviamo idee molto profonde e curiose. La sociale catena e l'immagine del fiore, il vulcano in eruzione e la mela caduta sul formicaio: sono questi tutti quei piccoli colpi di genio che rendono questo scritto sorprendente e ricco di fantasia.


Ed eccoci arrivati alla fine della nostra riflessioni su Leopardi. Per concludere, stimiamo di più la parte in cui usa l'immaginazione e la fantasia piuttosto che il suo metodo di far poesia, anche se è perfetto!

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